Francia, riforma delle pensioni: scontri e manifestazioni in tutto il Paese. “Quanto durerà lo sciopero?”

Gilet gialli e black bloc, in Francia riesplodono le tensioni contro la politica del governo.
Scontri con la polizia, striscioni, gas lacrimogeni, scioperi dei trasporti. Centinaia di migliaia di persone sono scese in piazza in diverse città, da Montpellier a Marsiglia passando per Parigi e Lione.
Nel Paese transalpino è stata proclamata oggi, 5 dicembre, una giornata di sciopero generale per protestare contro la riforma sulle pensioni voluta dal presidente della Repubblica, Emmanuel Macron.
La riforma – Secondo i promotori la riforma servirebbe per garantire un sistema pensionistico più equo. La “semplificazione” delle pensioni dovrebbe prevedere un sistema a punti universale, quindi uguale per tutti.
Gli oppositori temono invece che la categoria dei pensionati possa diventare precaria a causa della modifica che sarebbe poco chiara.
Il quotidiano La Libération analizza la situazione scrivendo:
“Secondo quelli che sostengono la riforma ci saranno solo vincitori, perché le regole di domani sarebbero più leggibili e ‘più giuste’.
Mentre gli oppositori ritengono che tutti perderanno, perché per ottenere lo stesso livello pensionistico di un attuale pensionato, bisognerà lavorare più a lungo”.
Nonostante le forti contestazioni, per ora Macron non si scompone. Secondo la stampa internazionale appare calmo, determinato e pronto ad andare avanti.
L’architettura generale della riforma dovrebbe essere annunciata entro la metà della prossima settimana dal premier Édouard Philippe.
Tensioni e disagi – A Parigi nella giornata odierna pretestano oltre 250mila persone. Gli scontri sono sempre più violenti, si contano diversi feriti e un manifestante avrebbe perso un occhio (fonte Rt France).
Nella capitale centinaia di dissidenti vestiti di nero con il volto coperto si sarebbero scagliati inizialmente contro le telecamere degli operatori tv per poi prendere d’assalto le vetrine di alcuni negozi e scontrarsi infine con le forze dell’ordine. Decine di manifestanti sarebbero stati arrestati.
SNCF e RATP, le compagnie principali della rete dei trasporti, scioperano fino a lunedì. L’80 per cento dei treni (che collegano la capitale con il resto della regione) sono stati annullati. Quindi i disagi sono enormi.
Le reazioni – Dagli avvocati agli impiegati pubblici, passando per i pompieri, tutti contro la nuova riforma. “Macron dégage (Macron vattene)”, è solo uno dei tanti commenti presenti sul web contro il governatore transalpino.
“I dati dimostrano che Emmanuel Macron è riuscito a unire il Paese contro di lui. Devono mettersi in testa che i gilets gialli non erano un grido di sofferenza fugace”, scrive un utente su Twitter.
“Abbiamo un regime che gestisce le nostre pensioni, lo vogliono distruggere”, dice un avvocato intervistato da Rt France. “Protestiamo contro la politica del governo che vuole introdurre il precariato e che distrugge i servizi pubblici”.
Diverse le categorie di lavoratori che temono di poter perdere la loro pensione.
Nel frattempo i media transalpini iniziano a chiedersi quanto tempo durerà lo sciopero e in che modo si dovranno organizzare.
GLI SCONTRI A PARIGI:
#GreveGenerale [DIRECT] 🔴 La situation est toujours confuse et très tendue dans une partie de la manifestation à Paris > https://t.co/th1CWfdNpC pic.twitter.com/51Et8oQw7O
— Le Parisien (@le_Parisien) December 5, 2019