Di Maio: «Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta e di non fermarsi davanti a nessuno, mettendo al primo posto solo gli interessi dei cittadini»

Il Movimento 5 Stelle sta con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, dopo la polemica scoppiata per le dichiarazioni rilasciate dal pm nino Di Matteo a “Non è l’Arena”, trasmissione di La7 condotta da Massimo Giletti, domenica sera.
Di Maio ha affidato ad un post su Facebook il suo commento:
«Siamo entrati in parlamento con il chiaro intento di fermare il malaffare e debellare le mafie.
Il nostro impegno è sempre stato massimo, in poco tempo abbiamo approvato leggi contro i mafiosi e inasprito le pene contro i corrotti.
Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha sempre dimostrato di avere la schiena dritta e di non fermarsi davanti a nessuno, mettendo al primo posto solo gli interessi dei cittadini.
Andiamo avanti orgogliosi della nostra storia e consapevoli di avere un’unica grande certezza: mai un passo indietro davanti ai mafiosi e ai corrotti. Mai», ha scritto l’ex capo politico del M5S.
Fraccaro: «Il ministro Bonafede ha sempre agito con un solo obiettivo: contrastare l’illegalità con ogni mezzo e con la massima determinazione»
Il deputato del M5S e sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro, in una nota pubblicata su Facebook ha sottolineato come «il ministro Bonafede ha sempre agito con un solo obiettivo: contrastare l’illegalità con ogni mezzo e con la massima determinazione. Questa sua chiara volontà politica è dimostrata dai fatti: la legge Spazzacorrotti, l’inasprimento della normativa sul voto di scambio politico-mafioso, la riforma della prescrizione e l’estensione dell’utilizzo delle intercettazioni. Tutti elementi oggettivi che rappresentano i capisaldi della nostra legislazione nella lotta alla criminalità».
«Come avvenuto per le leggi che ha promosso, anche per le nomine di sua competenza il ministro Bonafede ha sempre agito con rigore e fermezza. Per questo ha proposto al magistrato Nino Di Matteo di ricoprire un ruolo di punta nella lotta alla mafia anche quando già era al corrente di alcune telefonate tra i boss mafiosi», ha spiegato Fraccaro.
«Grazie al ministro Bonafede l’antimafia nel nostro Paese ha compiuto un salto di qualità. Lo dimostra da ultimo la volontà di coinvolgere la Direzione antimafia nelle decisioni dei magistrati di sorveglianza sul 41bis. Le parole del ministro Bonafede, e soprattutto le sue azioni, mettono fine ad ogni sterile diatriba. La lotta alla mafia è una priorità per l’Italia, è opportuno evitare di sollevare polveroni inutili e controproducenti: c’è bisogno del contributo di tutti per vincere questa battaglia», conclude il post di Fraccaro.