Di Battista: «Mi candido a leader M5S? A seconda di come andrà questo congresso farò la mia valutazione»

“Prima vengono congresso, Stati Generali e assemblea. C’è un momento in cui tutte le anime del Movimento fanno delle proposte perché c’è da contrastare il marciume come abbiamo fatto bene in questi anni, con dei normalissimi limiti. Io quindi quello che farò, quando ci sarà questo spazio, è presentare una proposta politica. A seconda di come andranno questi Stati Generali – questo congresso – farò la mia valutazione, perché per me prima viene il cosa e poi il chi”.
Lo ha detto a Quarta Repubblica, su Rete4, Alessandro Di Battista.
“Qualora” Conte “volesse fare il capo, si dovrebbe iscrivere al M5S”, ha detto ancora l’ex deputato del Movimento 5 Stelle.
Quanto alla richiesta di un’assemblea o un congresso per scegliere il nuovo leader 5Stelle, Di Battista ha detto:: “Questa è una proposta soltanto di uno spazio politico che chiedono tutti i nostri iscritti in cui costruire il M5S dei prossimi 10 anni, tra l’altro, ribadisco, essendo un cittadino libero, faccio delle critiche quando lo reputo opportuno”.
“La storia che io sia contro Conte è una stupidaggine totale. Mi date troppa importanza. Le imprese stanno male, l’ambiente è un dramma, io non parlo più di questa roba qui. Ho detto e ribadisco ciò che penso: sono le mie idee e adesso mi dedico ad altro. Sto facendo proposte per contrastare la disoccupazione, per contrastare il dissesto idrogeologico, l’acqua pubblica e per creare delle imprese con programmi di Stato a sostegno dei giovani disoccupati. Io mi sto dedicando a presentare delle proposte al M5S e al Paese. Questo è quanto”, ha spiegato Di Battista, che ha anche ricordato di aver “detto che serve uno spazio di confronto, chiamatelo come volete. E’ la mia idea, ieri Beppe mi ha mandato a quel paese su questa idea… Perché ha risposto così? Ah non lo so… E’ una proposta in cui credo e siccome sono una persona riconoscente, anche se manda a quel paese una mia proposta, se ho avuto l’opportunità di farla, è merito suo e di Gianroberto”.
Per quanto riguarda il vincolo del doppio mandato, Di Battista ha affermato: “Credo in quella regola e se qualcuno vuole modificarla può proporlo in questo spazio politico (al congresso, ndr). Io però non penso che la politica sia una professione. Non campo di politica. La politica la adoro ma si può fare anche senza stare nei palazzi”.