Di Battista contro Autostrade: «L’unico modo per farli smettere di fare i prepotenti è revocare la concessione».

«Le minacce di Atlantia contro Buffagni sono inquietanti, siamo tutti solidali con lui. Questo è il modus operandi dei soliti padroni che si sentono potenti non in virtù delle loro qualità etiche e industriali, ma solo per via del sistema di potere che sono riusciti a costruire attraverso il finanziamento di partiti politici e l’acquisto di spazi pubblicitari sui giornali».
Lo ha dichiarato l’ex deputato del Movimento 5 Stelle, Alessandro Di Battista.
«L’unico modo per farli smettere di fare i prepotenti é revocare la concessione», ha aggiunto l’ex parlamentare.
«Il Movimento» – ha detto ancora Di Battista – «sia ancor di più dalla parte delle Pmi e sia sempre più intransigente nei confronti dei potentati internazionali come Atlantia».
Quanto alla crisi provocata dall’emergenza coronavirus, Di Battista ha affermato: «Ha dimostrato l’importanza dello Stato ed uno dei modi per rafforzare lo Stato italiano è tornare alla gestione pubblica di asset strategici come le autostrade».
Il viceministro dei Trasporti Cancelleri contro Autostrade: «Stiamo perdendo tempo, revochiamogli le concessioni»
«Aspi, quelli del crollo del ponte di Genova, che si sono macchiati delle 43 vittime, che non hanno neanche chiesto scusa, quelli lì dei Benetton, che ricattavano il Governo, se ne sono usciti con una novità. Hanno detto: se non ci fate la garanzia dello Stato per avere un prestito anche noi di qualche miliardo di euro, non facciamo gli investimenti. Cioè il ricatto, la logica del ricatto».
Così il viceministro delle infrastrutture Giancarlo Cancelleri (M5S) su Facebook.
«Ebbene quello che penso e che pensa il M5s: abbiamo perso solo tempo, mi rivolgo alle altre forze di maggioranza, a Iv al Pd, stiamo perdendo tempo revochiamogli le concessioni, questa non è gente seria», ha detto ancora Cancelleri.
Poi l’affondo contro il ministro delle Infrastrutture Paola De Micheli: «Ha questo dossier dove ha fatto insieme con Aspi una sorta di trattativa. Non lo conosce nessuno questo dossier, non lo conosce né il M5s né altre forze di governo, né Conte».