De Luca contro Report: «Doppia denuncia». La replica di Ranucci: «Non rispondo ai suoi insulti»

“Non perderemo tempo nei confronti di protagonisti campagne di aggressioni mediatiche. Zitti zitti, in questi due mesi e mezzo abbiamo già fatto come Regione Campania 6 querele per diffamazione. Lunedì scorso vi è stata un’altra trasmissionaccia per la quale le nostre querele arriveranno a 8, ne faremo altre 2”.
Così il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, riferendosi alla trasmissione ‘Report’ di Rai3, nella diretta social di venerdì pomeriggio.
“Quando vediamo qualche porcheria sugli organi di stampa e di informazione un minuto dopo arriva la querela per diffamazione, ma in silenzio, senza fare pubblicità gratuita a nessuno. Lunedì scorso vi è stata un’altra trasmissionaccia per la quale le nostre querele arriveranno a 8, ne faremo altre 2 in relazione a quella vergognosa campagna di aggressione mediatica su una rete della tv pubblica, con dei falsi vergognosi e clamorosi. Una doppia denuncia, perché in quel caso andremo sul piano penale ma anche sul piano civile, cioè del risarcimento”, ha aggiunto.
“In ogni paese civile del mondo un sedicente giornalista che dà una notizia clamorosamente falsa rispetto a un’Asl verrebbe licenziato dopo 5 minuti. In Italia viviamo in un contesto da circo equestre, per cui ognuno pensa di fare quello che vuole. Siamo un Paese nel quale si confonde per giornalismo d’inchiesta quello che in altri Paesi si chiama violenza privata o semplicemente cafoneria. Tra l’altro lunedì sera in contemporanea c’era il film ‘L’ultimo samurai’ con Tom Cruise: come si fa a essere così masochisti da vedere quella trasmissionaccia invece di un film meraviglioso e coinvolgente? Vale per il futuro, non siate depravati da perdervi con le scemenze”, ha concluso il presidente campano.
Interpellato dal Fattoquotidiano.it, Ranucci ha dichiarato in merito alle affermazioni di De Luca: «Non rispondo ai suoi insulti. In trasmissione abbiamo portato i fatti e lui è stato chiamato a dare la sua versione anche in diretta. Si è rifiutato. Mostra i muscoli quando è da solo, in un monologo, ma si sottrae al confronto. Ecco, il monologo con la democrazia ha poco a che fare e non so a quali “altri Paesi” faccia riferimento, ma in quelli democratici la democrazia vive di confronto».
Scioglimento ASL Napoli 1 e infiltrazione camorristica, Ranucci: «Ho dato un’informazione non esatta, perché il ministro Lamorgese sta ancora valutando. Ho sbagliato e chiedo scusa ai telespettatori»
Ranucci aveva già chiesto scusa ai telespettatori in un post su Facebook del 4 giugno scorso per l’errore commesso durante l’ultima puntata: «Ho dichiarato – ha scritto Ranucci – in uno studio che il ministro dell’Interno aveva dato il via allo scioglimento dell’Asl Napoli 1 per infiltrazione camorristica. Richiesta che avrebbe comunque dovuto passare, in base alla legge, il vaglio del consiglio dei Ministri. Ho dato un’informazione non esatta, perché il ministro Lamorgese sta ancora valutando. Come sempre quando #Report sbaglia ammette il suo errore. Ho sbagliato e chiedo scusa ai telespettatori e come da legge ne darò conto nella prossima puntata. Per questo ho chiesto che venisse corretta l’informazione in puntata e sul nostro sito sito, perché non continuasse ad essere divulgata un’informazione sbagliata. Ma quello che è stato un gesto di correttezza deontologica è stato strumentalizzato».