Coronavirus, Milena Gabanelli spiega come e perché la Lombardia è stata travolta

Quando è entrato il Covid-19 in Lombardia?
A questa domanda sta cercando di rispondere una équipe del Niguarda di Milano guidata da Carlo Federico Perno e del San Matteo di Pavia con Fausto Baldanti, come racconta oggi Milena Gabanelli nella sua rubrica “Dataroom” sul “Corriere della Sera”.
«San Matteo e Niguarda hanno analizzato le sacche di sangue dei donatori Avis di Lodi a partire da gennaio. Nel periodo 12-17 febbraio sono trovati i primi cinque soggetti con gli anticorpi neutralizzanti, cioè quella risposta che si sviluppa in chi è entrato in contatto con il Coronavirus mediamente 3-4 settimane dopo il contagio. Questo dato permette di stimare la presenza del Covid-19 nella Bassa lodigiana a partire almeno dalla seconda metà di gennaio», spiega Gabanelli.
L’altra domanda a cui il team di scienziati sta cercando di rispondere è: da dove è arrivato il virus in Lombardia?
«Mediante l’analisi comparativa si evidenzia che le sequenze genomiche del virus lombardo sono parenti del progenitore cinese, ma c’è una «distanza genetica», intermediata da altri Paesi europei. Presumibilmente dalla Germania, primo grande scalo europeo dei voli in arrivo dalla Cina. Il New Journal of England Medicine riporta che a metà gennaio una manager proveniente da Shanghai ha avuto due meeting con 4 persone; tutte risultate positive a fine gennaio, inclusa la manager, che si era curata la febbre con antipiretici. Secondo la ricostruzione delle due équipe lombarde, la tappa europea ha «figliato» e i ceppi arrivati in Italia con caratteristiche proprie sono più d’uno», spiega Gabanelli.