Conte: «Sono tanti i progetti di riforma su cui l’opposizione può offrire il proprio contributo». Salvini: «Il nostro c’è, abbiamo 30 proposte già impacchettate»

«Sono tanti i progetti di riforma su cui l’opposizione può offrire il proprio contributo. A partire dagli interventi normativi per accelerare i tempi dei processi a finire alla più ampia riforma per la semplificazione di tutto il sistema».
Così il premier Giuseppe Conte, in un’intervista al Foglio.
«Con il decreto Rilancio siamo intervenuti in maniera significativa su alcuni settori cruciali, destinati a lasciare una importante eredità. Mi riferisco al potenziamento del sistema e di tutto il personale sanitario, ma soprattutto agli investimenti nella scuola, nell’università, nella ricerca».
«Capitale umano, ricerca e innovazione saranno le leve fondamentali su cui il Paese deve puntare per rinascere. Di fronte a un domani tutto da costruire, dobbiamo riorientare il nostro modello di formazione verso un sistema basato su un processo continuo di apprendimento delle conoscenze e delle competenze, per edificare un Paese più equo, più solidale, più verde», ha spiegato Conte.
Sempre dalle colonne del Foglio, è arrivata la replica di Matteo Salvini: «Conte chiede il contributo dell’opposizione? Il nostro c’è, abbiamo 30 proposte già impacchettate. Il problema è se lui si permetterà di disobbedire a chi comanda in questo governo e in questo Paese, la Cgil», ha detto il leader della Lega.
Quanto allo stop al codice degli appalti, Salvini ha affermato: Guardi la ricostruzione del ponte di Genova. Sarebbe già in piedi se non si fosse derogato al codice per gli appalti? Ma la critica numero 1 al governo l’ha fatta oggi il Sole 24 Ore, spiegando che per essere operativo il dl Rilancio avrà bisogno di 98 decreti. Novantotto. mentre ho appena sentito il presidente dei commercialisti Massimo Miani che mi ha detto che a giugno le tasse si pagano. Per tacere del fatto che per milioni di persone non è ancora arrivata la cassa integrazione di marzo. Ed è una follia».