Conte: «L’Iva potrebbe essere ritoccata, abbassandola un po’ potrebbe dare una spinta alla ripresa dei consumi»

«Sull’Iva abbiamo discusso, stiamo discutendo: l’Iva potrebbe essere ritoccata, abbassandola un po’ potrebbe dare una spinta alla ripresa dei consumi, anche con un meccanismo di fiducia».
Così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte parlando con alcuni cittadini, ricevuti ieri agli Stati generali.
«La riduzione dell’Iva è una ipotesi» – ha spiegato Conte «c’è molta preoccupazione perché pur con la riapertura delle attività i consumi non stanno ripartendo, non è ripartito il clima di fiducia pieno. Questo ci preoccupa. E’ una misura allo studio ma non abbiamo ancora preso decisioni. Questa settimana sarà già decisiva» per le misure da prendere.
«Il governo sta preparando la richiesta di un nuovo scostamento di bilancio, anche se l’entità non è stata ancora decisa». In attesa del Piano di rilancio, «ci sono misure di più immediato impatto, e abbiamo già valutato la opportunità, che probabilmente sarà necessità, di intervenire con un ulteriore scostamento di bilancio, perchè le misure predisposte sappiamo che non saranno sufficienti per reggere questo anno orribile dal punto di vista delle sofferenze sociali. Non abbiamo ancora fatto di conto, ma dovremo metterci a un tavolo con Gualtieri e il Ragioniere Generale dello Stato», ha affermato il premier.
«Se si dovesse rendere necessario uno scostamento del deficit, come appare possibile e probabile, sarà necessario intervenire subito con misure concrete», già a luglio. «Non vogliamo lasciare che si crei disoccupazione nel Paese, che i lavoratori vadano a casa definitivamente, e poi altri incentivi e agevolazioni per categorie maggiormente in sofferenza. Ci sono settori che non ripartiranno neanche con la riapertura formale e avranno necessità: pensate al turismo», ha detto Conte.
«Il Piano di rilancio non è una semplice raccolta di riforme. Ci siamo resi conto in questi giorni che non è affatto sufficiente riformare il Paese, lo dobbiamo reinventare, perchè l’esperienza che abbiamo affrontato è stata troppo dura e la sfida che abbiamo di fronte è troppo impegnativa. Questo piano rafforza me e i ministri nelle linee di intervento che abbiamo individuato in tre direttrici: modernizzare il Paese, avviare la transizione energetica, disegnare un’Italia più inclusiva», ha spiegato Conte.