Conte intervistato da Marco Travaglio: «I Benetton non hanno ancora capito che questo governo non accetterà di sacrificare il bene pubblico sull’altare dei loro interessi privati»

Oggi sul “Fatto Quotidiano” si può leggere una lunga intervista del direttore del giornale, Marco Travaglio, al presidente del Consiglio Giuseppe Conte nella quale si parla, tra le altre cose, anche della questione Autostrade.
Il premier si è detto “per nulla” soddisfatto delle proposte di transazione di Atlantia, controllata della famiglia Benetton, per il nuovo assetto di Aspi (Autostrade per l’Italia):
«La mia sensazione è che Autostrade, forte dei vantaggi conseguiti nel tempo e di una concessione irragionevolmente rinforzata da un intervento legislativo, abbia scommesso sulla debolezza dei pubblici poteri nella tutela dei beni pubblici. A un certo punto Aspi si è irrigidita confidando, evidentemente, nella caduta del mio primo governo. Con questo nuovo governo si è convinta di avere forse delle carte da giocare e ha continuato a resistere. Solo all’ultimo si è orientata per una soluzione transattiva. La verità è che le varie proposte transattive fatte pervenire da Aspi non sono soddisfacenti», ha spiegato Conte, che ha ricordato: «Lo Stato ha il dovere di valutarle per lo scrupolo di tutelare l’interesse pubblico nel migliore dei modi possibili».
Nonostante in una riunione tecnica con il concessionario Aspi i tecnici del governo abbiano «esposto i contenuti minimi e assolutamente inderogabili che devono caratterizzare la proposta transattiva» – ha detto ancora il premier «sabato è arrivata una risposta ampiamente insoddisfacente, per non dire imbarazzante: tutto meno che un’accettazione piena e incondizionata delle richieste del governo».
Conte ha anche sottolineato come sia «altrettanto inaccettabile la pretesa di Aspi di perpetuare il regime di favore in caso di nuovi inadempimenti degli obblighi di concessione»
«I Benetton non prendono in giro il presidente del Consiglio e i ministri, ma i famigliari delle vittime del ponte Morandi e tutti gli italiani. Non hanno ancora capito, dopo molti mesi, che questo governo non accetterà di sacrificare il bene pubblico sull’altare dei loro interessi privati», ha aggiunto Conte.