Bruno Vespa: «Pretendo un governo che governi. Non è dignitoso che l’Italia abbia i numeri peggiori tra i paesi industrializzati»

«Alla mia età non m’importa più nulla se governa uno oppure l’altro. In una situazione drammatica come quella che viviamo oggi, l’unico pensiero che ho è: ’Come faccio a lasciare ai miei figli e ai miei nipoti, se li avrò, un Paese normale?’».
Così il conduttore di ‘Porta a Porta’, Bruno Vespa, in un’intervista all’Huffington Post.
«Pretendo un governo che governi, una maggioranza che decida, un presidente del consiglio che sappia anche essere impopolare, se necessario; e che quando la mattina si guarda allo specchio, pensi: ’Non è possibile che l’Italia abbia i numeri peggiori tra i paesi industrializzati. Non è dignitoso. Non è tollerabile. Non è quello per cui gli italiani si sono fatti il mazzo dal dopoguerra in poi», ha aggiunto Vespa.
«E dopo, faccia. Abbiamo dovuto aspettare una pandemia per riformare il codice degli appalti. Si rende conto? È possibile che ogni volta dobbiamo lambire la catastrofe per fare delle cose di buon senso?» ha detto ancora il giornalista.
Alla domanda se si senta preoccupato dalla proroga dello stato d’emergenza, Vespa ha risposto: «Se lo stato d’emergenza è una coperta di Linus, una misura psicologica per segnalare che la situazione è ancora grave, ci può stare. Ma vista la diffidenza che c’è dentro la maggioranza e con l’opposizione troverei corretto usare il decreto legge per ogni provvedimento di qualche rilevanza».
Vespa ha anche parlato delle conseguenze della vittoria di M5S e Lega alle elezioni del 4 marzo 2018: «La rivoluzione che ha cambiato la geografia politica italiana, con il successo di due forze anti sistema come la Lega e i 5 stelle, non è stata affatto riassorbita. Soprattutto perché i 5 stelle controllano ancora il più grande gruppo parlamentare, e hanno in mano il destino del governo», ha osservato.
«Al Movimento 5 stelle è successo quello che succede a tutti i movimenti rivoluzionari: quando entrano nelle stanze del potere, diventano conservatori», ha aggiunto.