Bonafede: «Approvato il decreto carceri e intercettazioni»

Giovedì 25 giugno la Camera ha approvato in via definitiva la proroga della riforma sulle intercettazioni, i due provvedimenti antimafia adottati dal Governo nonché la regolamentazione sull’uso dell’app ‘Immuni’.
«Diventa definitivo il coinvolgimento delle procure antimafia nella procedura di verifica dei presupposti per l’eventuale concessione della detenzione domiciliare per motivi di salute ai detenuti per gravi reati, come quelli di mafia», ha spiegato su Facebook il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.
«Con questa legge, tra le altre cose, anticipiamo al primo luglio la ripartenza degli uffici giudiziari e introduciamo l’utilizzo dei droni per i controlli negli istituti penitenziari, un valido aiuto ai difficili compiti affidati alla polizia penitenziaria», ha dichiarato il guardasigilli.
«Anche a Palazzo Madama il governo aveva deciso di porre la fiducia per arrivare all’approvazione del decreto che scade a fine mese e raggruppa anche i due provvedimenti varati dal governo durante la prima fase emergenziale del Covid-19 nell’ambito della giustizia: proroga al 1° settembre l’entrata in vigore della riforma Orlando sulle intercettazioni (che doveva essere attuata a partire dal 1° maggio) e poi interviene sul decreto Bonafede per il rientro in carcere dei boss mafiosi scarcerati durante l’emergenza coronarivus e che prevede il parere del Procuratore antimafia sulla concessione di permessi ed arresti domiciliari a detenuti per reati legati alla criminalità organizzata e sottoposti al cosiddetto 41 bis», si legge su Rainews.it.
Secondo Michele Bordo, vice capogruppo del Pd, «questo decreto aiuterà la giustizia a ripartire dopo lo stop per l’emergenza sanitaria. La pandemia ha sconvolto le vite di tutti noi e bloccato il paese per diverse settimane, anche la macchina della giustizia è stata costretta a fermarsi. E’ stato necessario prorogare il termine dell’entrata in vigore della legge sulle intercettazioni che doveva entrare in vigore il 1 maggio: dico chiaramente che per quanto ci riguarda non accetteremo altri rinvii che sarebbero sbagliati».