Blitz di Fi e Lega per far saltare la legge che limita il gioco d’azzardo in Piemonte: immediata la reazione dell’opposizione

Martedì notte, la maggioranza ha depositato un emendamento per svuotare la legge Omnibus in vigore sul contrasto al gioco d’azzardo e in discussione in Consiglio regionale. L’atto prevede l’eliminazione della valenza retroattiva delle norme sul distanziamento delle sale slot dai luoghi “sensibili”, come scuole, sportelli bancomat o istituti di credito.
Si tratta di una tematica a cui tiene particolarmente il centrodestra, soprattutto Forza Italia, di cui sono espressione il presidente della Regione Alberto Cirio e il suo assessore al Bilancio Andrea Tronzano, infatti l’emendamento è a firma di quest’ultimo, e dei leghisti Fabio Carosso, Vittoria Poggio e Fabrizio Ricca.
Per il centrodestra, la legge approvata durante la presidenza Chiamparino, andava cambiata perché “penalizza i gestori già attivi prima dell’entrata in vigore della legge, nel 2016”, inoltre un intervento simile “vanificherebbe tutti gli sforzi per salvare dalla dipendenza patologica dalle macchinette i soggetti più fragili, a partire dagli anziani” pensano le opposizioni.
Le modifiche erano in discussione in Commissione, che poi si è bloccata per l’emergenza coronavirus. Il Pd, con i consiglieri Valle e Sarno, definisce questo blitz, un “atto vergognoso, per evitare il confronto con le opposizioni e tutto il mondo esterno alle istituzioni contrario alla modifica della legge” e anche Marco Grimaldi, di Luv sostiene che “la Lega vuole trasformare il Piemonte nel far west, col gioco d’azzardo ad ogni angolo”.
Il Movimento 5 Stelle, ritiene invece che “dare il via libera alle macchinette mangiasoldi, in questo momento storico, è un’operazione criminale”.
Anche Libera e il Gruppo Abele, tra i più accesi sostenitori dell’attuale normativa sul gioco d’azzardo sostengono che “la giunta aveva promosso un confronto con tutte le realtà che da anni si occupano di gioco d’azzardo patologico e di sovra-indebitamento da gioco, e invece ora tenta il blitz per modificare la legge all’interno di un maxi provvedimento” denunciano le associazioni.