Bibbiano, il sindaco torna in libertà. La denuncia del Pd: “Accuse ingiuste. Chi paga per questo massacro?”

Andrea Carletti, il sindaco di Bibbiano del Pd, torna in libertà.
Sul primo cittadino del Comune emiliano, coinvolto nell’inchiesta sul presunto sistema illecito degli affidi dei bambini, pendeva l’obbligo di dimora.
La Cassazione ha deciso che l’arresto è illegittimo, quindi Carletti può tornare a fare il sindaco.
Ma per gli esponenti del Pd questo non farà dimenticare il massacro mediatico subito negli ultimi mesi.
Bibbiano e il sistema affidi – Diciotto persone sono finite in manette il 27 giugno 2019 a Bibbiano, in provincia di Reggio Emilia. L’accusa è di traffico di minori.
Il sindaco Carletti, non sarebbe coinvolto in crimini contro i bambini, ma è stato indagato per abuso d’ufficio e falso.
L’inchiesta, chiamata “Angeli e Demoni” mira a fare chiarezza su un presunto sistema di gestione di affidamento di bambini provenienti da famiglie in difficoltà.
Questi ultimi sarebbero stati sottratti ai loro genitori per poi essere riaffidati ad altre persone in cambio di denaro.
I commenti dopo il rilascio – Tra le file del Pd in tanti denunciano l’accanimento mediatico sulla vicenda degli affidamenti di Bibbiano.
Nicola Zingaretti si scaglia contro chi ha gettato fango sul Partito Democratico. “La campagna indecente contro il Pd non si dimentica. Chi chiederà scusa ad Andrea Carletti e alle persone messe alla gogna ingiustamente?”, dice.
Il presidente dei senatori Pd, Andrea Marcucci, parla di accuse vergognose, speculazioni politiche e aperture Tg che hanno macchiato l’opinione pubblica. “Chi paga per questo massacro?”, si legge sul suo profilo Facebook.
Gli fa eco Simona Malpezzi che esprime il suo sostegno nei confronti di Carletti. Secondo lei nessuno potrà risarcire il danno causato al sindaco.
Dice la sua anche Valeria Fedeli puntando il dito contro quella che è stata – a suo parere – una campagna denigratoria violentissima nei confronti del Pd. La capogruppo in commissione Diritti umani richiama la giustizia augurandosi che possa “fare il suo corso in un clima diverso, non compromesso da strumentalizzazioni politiche che non sono mai accettabili a maggior ragione quando ci sono in ballo i minori”.
Tra gli altri anche Matteo Renzi scrive alcune righe sui suoi social network. “Ricorderete come l’arresto venne usato per costruire la battaglia politica di chi ha più a cuore i sondaggi che la verità”.
Nel frattempo la Lega accusa il Pd di pensare a discolparsi anziché dare importanza ai minori coinvolti nella vicenza.