Sposare se stessi: l’usanza è arrivata anche in Italia. Come si svolge la cerimonia

Sbarca in Italia la sologamia, una realtà già presente in Giappone: in questo modo è possibile sposarsi con se stessi.

Può sembrare una barzelletta, un atto narcisista o semplicemente, la soluzione per chi si è arreso nel cercare l’amore della propria vita. In realtà, la sologamia è presente già da diversi anni in Giappone e adesso è pronta a sbarcare anche in Italia. Alcuni ricorderanno il 2003 in un episodio della serie televisiva “Sex and the City “, quando la protagonista Carrie Bradshaw, interpretata da Sarah Jessica Parker, annunciò che si sarebbe sposata con se stessa. Ecco, quello era solo l’inizio di un fenomeno sociale in corso.

Sologamia: come sposarsi con se stessi
Sologamia: ora è possibile sposarsi con se stessi – notiziapolitica

Il termine Sologamia, seppure si stia affacciando solamente adesso nel panorama italiano, è una pratica che esiste da decenni in Giappone, ed è fondata su una filosofia intimista volta alla cura del sé e del proprio benessere interiore. Il primo caso di sologamia in Occidente è avvenuto nel 1993 negli Stati Uniti, quando una donna, in occasione del suo 40esimo compleanno decise di sposare se stessa. A Kyoto troviamo addirittura un’agenzia che propone pacchetti per matrimoni cosiddetti “self-wedding”. A tal proposito, a portare la cultura in Italia è stata l’artista vicentina Elena Ketra.

Come sposarsi con se stessi: si può ottenere il certificato

“Amare se stessi è necessario per poter amare in modo libero”, ha spiegato la stessa Ketra. Il concetto, infatti, è proprio questo: imparare a rispettare la propria persona, per accettare che l’amore è libero in ogni suo genere, colore e sfaccettatura. Ad oggi, per mezzo di un certificato online, è possibile affermare la propria indifferenza affettiva. Questo mediante l’utilizzo di un sito web dove si può svolgere gratuitamente la “cerimonia”.

Certificato di matrimonio con se stessi
Certificato di matrimonio con se stessi (credit: sologamy.org) – notiziapolitica.it

Ovviamente si tratta di una cerimonia platonica, che non ha alcun vincolo legale, ma funge da promessa per l’amor proprio, quello che ad oggi è venuto a mancare. Questa iniziativa ha visto Ketra in una performance presentata dalla Fondazione Solares delle Arti, in collaborazione con la galleria romana Supermarket, con l’anteprima che si è tenuta a luglio a Videocittà, il Festival della visione e della cultura digitale, al Gazometro di Roma. Il messaggio che ha voluto lanciare l’artista è l’empowerment femminile e l’inclusione sociale, ponendo come centro della riflessione il sé come persona, concetto che va oltre la rappresentazione di genere.

Ad oggi, è possibile celebrare il proprio matrimonio con se stessi entrando nella piattaforma digitale, chiamata “Sologamy”, accedendo al sito web www.sologamy.org. Una volta entrati, verrà richiesto nome e cognome, genere (anche neutro), prima di barrare le promesse che verranno fatte a se stessi. Alla fine di questa cerimonia online, verrà rilasciato gratuitamente il certificato di matrimonio.

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