Novità per le pensioni di invalidità e Legge 104 poiché è prevista rivalutazione e conguaglio degli importi.
Una maggiorazione del reddito che arriva tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024. L’aumento delle pensioni di invalidità, infatti, scatterà proprio con l’ultimo mese dell’anno. Sarà previsto un importo maggiorato e anche il corrispettivo economico di quanto dovuto con il conguaglio.

Dal 2024 poi ci sarà la perequazione automatica, per tutti i trattamenti con 104 quindi dall’invalidità civile a quella per sordi e ciechi civili. Ovviamente gli importi cambieranno, anche in misura differente in base alle situazioni.
Aumenti per l’invalidità e la 104: quanto spetta
Nel 2023 sono cambiati i limiti di reddito per l’assegno degli invalidità, con un aumento del 5.1%. Le tabelle poi sono state riviste proprio in base all’indice di perequazione stabilito dal Ministero dell’Economia anche in relazione ai dati che sono stati prelevati dall’Istat.

Per il 2024 è previsto un ulteriore adeguamento. Si parlerà infatti dello scatto dovuto alla rivalutazione delle pensioni e sarà applicato a tutte. Per quanto concerne l’importo il massimo per il 2023 è stato di 386.27 euro mensili, sembra in relazione al proprio reddito. A dicembre invece ci sarà un piccolo scatto ulteriore, questo è quello legato all’inflazione e l’incremento previsto sarà dello 0.8%.
Quindi guardando agli importi questi saranno così suddivisi: 313.91 euro per gli invalidi civili totali, il medesimo anche per gli invalidi parziali. Indennità per minori stessa cifra, accompagnamento 527.16 euro. A tali cifre poi andranno aggiunti a dicembre lo 0.8% che verrà però corrisposto, solo per il mese di dicembre, con tutti gli arretrati dovuti quindi il conteggio fatto da gennaio a novembre poiché l’aumento spetta per tutto il 2023. Poi una tantum un importo che varia da 25 a 38 euro. Il nuovo importo riconosciuto sarà per tutti di 316.24 euro, per i ciechi assoluti 342 euro.
Per quanto concerne i limiti di reddito invece questi sono fissati per gli invalidi a 17.920 euro, per i civili parziali, minori e altri 5391.81. Non è previsto limite reddituale per l’accompagnamento. L’assegno mensile a partire da gennaio poi, secondo l’Istat, avrà un beneficio ulteriore del 5.4%. In questo caso quindi si procede con un assegno di 333.31 euro, 360.46 euro per i ciechi.
Laddove le cifre corrisposte avessero mancanze o problemi è fondamentale rivolgersi al CAF territoriale, direttamente all’Ente oppure fare le verifiche relative online per capire se ci sono ritardi. Solitamente, infatti, questi benefici vengono corrisposti in automatico ma possono subentrare anche dei problemi che generano ritardi sull’erogazione. Comunque, vengono tutti poi saldati, anche se in ritardo.