Sedurre è un’arte sopraffina: per capire come conquistarlo non basta solo una fisicità prorompente ma vere tecniche psicologiche.
L’amore è un gioco e come tale richiede analisi. Se la costruzione del rapporto è fatta anche di spessore, conoscenza e condivisione, è vero che l’arte della seduzione, dei primi momenti, dell’incontro è cosa diversa. Quindi è importante scindere la costruzione di una relazione stabile da quelli che sono invece i primi attimi dove bisogna scatenare l’interesse altrui.
Per fare questo ci sono tante possibilità e sicuramente la passione e quindi la seduzione come elemento vero e proprio legato alla fisicità è importante, ma la conquista non è sicuramente possibile solo in questo modo né tale approccio è sufficiente. Conquistare una persona vuol dire in un certo senso travolgerla, essere ciò che desidera in quel momento esatto.
Come conquistare l’altro con piccole tecniche di seduzione
Il comportamento umano è molto particolare e quindi non si può prescindere dalla psicologia per comprendere come ognuno si trova a rapportarsi all’altro e in che modo. Sicuramente ci vuole consapevolezza, delle proprie qualità ma anche delle strategie e qualche piccolo “gioco” a cui attingere.
La prima regola è quella di essere. Spesso le persone tendono a cambiare, a confezionare un personaggio, qualcuno con cui vogliono presentarsi all’altro per essere piacevoli e proprio questo diventa molto noioso. In realtà la differenza è un grande vantaggio, è proprio quello a far brillare il diamante rispetto a tutte le altre pietre quindi non è corretto scegliere di cambiare la propria identità.
Altra regola è quella del sentirsi ovvero comprendere come l’altro ci fa sentire e come possiamo farlo sentire a nostra volta. Questo vuol dire allentare anche tutte quelle che sono le costrizioni sociali e mentali che ci intrappolano in schemi preconfezionati molto stretti. Per riuscire a sedurre è importante avere apertura e disponibilità emotiva, questo però non è per molti una realtà. Alcuni di noi dicono di essere pronti per l’altro, di volere qualcosa, qualcuno, una vita insieme, divertirsi, ma in realtà siamo chiusi e quindi non riusciamo mai del tutto a vivere l’esperienza in quanto tale.
Sicuramente quindi prima di ogni passo è capire se, chi si trova di fronte, è pronto a fare questo salto insieme o se si trova in quel momento, in quel punto e in quella circostanza solo lì per caso. In quella fattispecie è meglio evitare perché il rifiuto sarebbe da parte di qualcuno che non sa cosa vuole né cosa sta cercando.